TORRE DEL FIUME
Torre del Fiume
Inizialmente conosciuta come Torre del Fiume di Galatena, o più brevemente come
Torre Fiume, è attualmente rinomata con il nome di “Quattro Colonne”. Questa
struttura era una vera e propria fortezza, un piccolo castello, eretta a difesa di una
pregiata sorgente d’acqua dolce che le conferiva il suo appellativo. Ad oggi,
rimangono soltanto i suoi quattro imponenti bastioni angolari. Situata visivamente a
sud della Torre dell’Alto Lido e a nord della Torre Santa Caterina.
Un tempo, questo luogo era noto come Torre del Fiume di Galatena poiché, a fianco
della fortezza, scorreva una sorgente generosa di acqua dolce, purtroppo oggi molto
ridotta.
La sua edificazione aveva lo scopo di sorvegliare affinché i corsari non si avvicinassero alla costa per rifornirsi di acqua potabile, essenziale per le loro spedizioni.
La sua edificazione aveva lo scopo di sorvegliare affinché i corsari non si avvicinassero alla costa per rifornirsi di acqua potabile, essenziale per le loro spedizioni.
L’approvvigionamento d’acqua, per coloro che trascorrevano lunghi
periodi in mare, rappresentava una questione vitale, anche per corsari e pirati.
Pertanto, essi conoscevano attentamente i luoghi lungo la costa dove si trovavano
sorgenti d’acqua, raggiungendoli rapidamente per fare rifornimento e, in seguito,
procedendo con le loro attività di predazione delle navi o di attacchi alle popolazioni
costiere, scelte in punti strategici e momenti opportuni.
Il dettagliato progetto, elaborato dall’architetto leccese Giovanni Perulli su incarico
della Sacra Regia Provinciale Audienza Hidruntina, fu consegnato il 22 novembre
1595 ai neretini Angelo e Giovanni Vincenzo Spaletta, rispettivamente padre e figlio.
I lavori, durati oltre dieci anni, furono ostacolati da vari contrasti con la Regia Corte
(sospettosa dell’utilizzo di materiali di scarsa qualità da parte degli assegnatari, con il
conseguente rischio di crollo dell’edificio) e le dispute tra gli Spalletta.
Infine, la torre fu completata e dichiarata operativa nel 1606. È plausibile che il corpo
centrale sia crollato a seguito del famigerato terremoto di Nardò, avvenuto il 20
febbraio 1743. Nel 1820, la torre risultava in pessime condizioni e abbandonata.
Dopo la seconda guerra mondiale, la struttura interna fu svuotata e destinata ad altri
usi.