TORRE SANT' ISIDORO
Torre Sant' Isidoro
Nel territorio comunale di Nardò, nella località omonima, si erge maestosa Torre
Sant’Isidoro, situata a meno di 50 metri dal litorale e ad un’altitudine di 3 metri sul
livello del mare.
La torre svolgeva un ruolo cruciale nella comunicazione visiva, fungendo da punto di
collegamento a sud con Torre Inserraglio e a nord con Torre Squillace.
Si ha conoscenza certa che nel 1622 fu necessario ricostruire integralmente Torre Sant’Isidoro, partendo dalle fondamenta. L’appalto per la ricostruzione fu assegnato a Giovanni Vincenzo Spalletta di Nardò, il quale delegò l’esecuzione dei lavori ai concittadini Ortensio Pugliese, Giovanni Francesco Mergula e Francesco Antonio Pugliese, i quali portarono a termine l’opera nel 1624. La torre è ampiamente documentata nelle mappe storiche. Nel 1825, Primaldo Coco segnalò il cattivo stato di conservazione della torre, la quale venne poi abbandonata intorno al 1842. In passato, la torre dominava incontrastata questo splendido tratto di costa bassa, ma è stata raggiunta da un’intensa urbanizzazione. Attualmente, la torre è oggetto di concessione a privati.
Si ha conoscenza certa che nel 1622 fu necessario ricostruire integralmente Torre Sant’Isidoro, partendo dalle fondamenta. L’appalto per la ricostruzione fu assegnato a Giovanni Vincenzo Spalletta di Nardò, il quale delegò l’esecuzione dei lavori ai concittadini Ortensio Pugliese, Giovanni Francesco Mergula e Francesco Antonio Pugliese, i quali portarono a termine l’opera nel 1624. La torre è ampiamente documentata nelle mappe storiche. Nel 1825, Primaldo Coco segnalò il cattivo stato di conservazione della torre, la quale venne poi abbandonata intorno al 1842. In passato, la torre dominava incontrastata questo splendido tratto di costa bassa, ma è stata raggiunta da un’intensa urbanizzazione. Attualmente, la torre è oggetto di concessione a privati.